Corsi anti sessismo, la mia proposta al Ministero per le Pari Opportunità con le Donne del Vino
- La mia storia: perché vi parlo di discriminazione e sessismo
- Trasformare la rabbia in azioni concrete
- A Palazzo Madama (Senato) per presentare la proposta al Ministero
- Che cosa sono i corsi anti-sessismo
- Perché funzionano
Ho iniziato ad occuparmi di gender gap, discriminazione e sessismo un giorno di metà gennaio, quando ho deciso che non volevo più sopportare, che non volevo più “essere superiore” , “non reagire” per non “abbassarmi al livello degli aggressori”. Quante volte da donne ci siamo sentite dire queste frasi, ci hanno fatte passare per isteriche ed esagerate quando abbiamo osato alzare la testa e dire che essere trattate come bamboline non ci andava più. Ho raccontato la mia esperienza come vittima di abusi e di bullismo di genere in questo articolo, proprio due anni fa, quando ho scelto di non tacere più.
Il mio però non è stato soltanto uno sfogo, che è comunque servito per puntare i riflettori su questi temi, attraverso la mia community e il mio lavoro di divulgatrice. Volevo fare di più. Volevo trasformare quella rabbia e quel senso di frustrazione in qualcosa di concreto per cambiare la cultura sessista. Ho quindi iniziato a documentarmi, a osservare, a comparare le esperienze e le iniziative di diversi Paesi, tra cui la mia seconda patria, gli Stati Uniti, che uscivano in quegli anni dal clamore del #METOO movement, che tra l’altro nel frattempo era scoppiato anche nel mondo del vino, tra le mie colleghe americane (leggi di più qui).
Trasformare la rabbia in qualcosa di concreto
Tra i vari strumenti di prevenzione delle discriminazioni di genere ne ho individuato uno che mi è sembrato efficace, un buon punto da cui partire, di facile attuazione: i corsi obbligatori anti-sessismo per le aziende pubbliche e private. Io stessa come dipendente nei primi anni della mia vita da emigrata negli States, prima di aprire la mia agenzia di comunicazione, avevo frequentato questi corsi ottenendo la certificazione necessaria e obbligatoria per essere assunta. Documentandomi sull’efficacia di questi corsi ho scoperto che dal 2018 quando in una decina di Stati della federazione americana sono diventati obbligo di legge, le denunce di soprusi e abusi sui luoghi di lavoro sono aumentate sensibilmente.
Può sembrare un dato negativo, ma è in realtà la dimostrazione che i corsi funzionano: creano consapevolezza, aiutano le vittime a sentirsi sicure di poter denunciare e ottenere giustizia, rendono chi è testimone di violenze e soprusi un custode della cultura della gentilezza, dando gli strumenti per riconoscere i comportamenti abusivi. Ho deciso quindi che avrei provato con tutta me stessa a portare questa pratica in Italia, nel mio Paese d’origine, e ho pensato di rivolgermi alle associazioni di donne nel mio settore, quello del vino, per iniziare questa rivoluzione culturale.
L’associazione Donne del Vino lo scorso gennaio ha accolto la mia proposta e mi ha aiutata a portarla all’attenzione delle più alte cariche dello Stato.
A Palazzo Madama con la Ministra per le Pari Opportunità
Con grande emozione lo scorso 7 marzo ho potuto illustrare l’efficacia dei corsi anti-sessismo americani a Palazzo Madama, sede del Senato italiano, di fronte alla Ministra per le Pari Opportunità e la Famiglia Elena Bonetti, al Senatore Dario Stefàno che ci ha aiutate ad ottenere udienza, alla presidente delle Donne del Vino Donatella Cinelli Colombini, che ha sposato la mia causa. Ecco il video integrale della conferenza stampa, il mio intervento è al minuto 13.37.
Al Senato ho avuto i minuti contati, ma qui di seguito posso spiegare meglio come si svolgono questi corsi e perché funzionano.
Siamo ancora nelle fasi di ricerca di finanziamenti per portare avanti questo progetto. Confido che l’attenzione del Ministero e delle istituzioni non si spenga, ma al contrario porti le risorse necessarie per rendere questi corsi realtà, e magari legge anche in Italia.
Qui puoi ascoltare l’episodio del mio podcast in cui racconto del progetto e condivido le mie speranze e impressioni per il futuro.
I corsi anti-sessismo su modello americano
Il modello a cui mi sono ispirata è quello che conosco meglio, ovvero quello californiano. Il Department of Fair Employment and Housing della California offre formazione online gratuita sulla prevenzione delle molestie sessuali e dei comportamenti abusivi sul posto di lavoro per tutte le aziende pubbliche e private.
La legge della California sancisce che tutti i datori di lavoro con 5 o più dipendenti debbano fornire almeno un’ora di formazione sulla prevenzione delle molestie sessuali e dei comportamenti abusivi ai dipendenti non supervisori e 2 ore di formazione sulla prevenzione delle molestie sessuali e dei comportamenti abusivi ai supervisori una volta ogni due anni. La legge richiede che la formazione includa esempi pratici di molestie basate sull’identità di genere, l’espressione di genere e l’orientamento sessuale.
Il corso base, si svolge online, è composto da slide con testi e audio lettura e si conclude con un questionario che se superato dà diritto alla certificazione di partecipazione.
Ci sono molte versioni del corso, vendute da enti privati certificati, che si articolano su un programma più lungo e più dettagliato del minimo di legge. Ogni azienda può scegliere quale versione richiedere per i propri dipendenti.
Ecco alcuni dei temi toccati:
- Identificare i diversi tipi di molestie sessuali
- Cosa si intende per molestie sessuali
- Come individuare comportamenti fisici inappropriati
- Identificare messaggi o comunicazioni inadeguate
- Conoscere le possibili conseguenze a seguito di una segnalazione di un caso di molestie sessuali
- Fare la propria parte per prevenire atteggiamenti e molestie sessuali sul luogo di lavoro
- Evitare elementi e/o rappresentazioni visive offensive
- Identificare gli effetti di molestie sessuali
- Comprendere le leggi (luoghi comuni) sulle molestie sessuali
- Processi per segnalare casi di molestie sessuali
- Reagire alle molestie sessuali
- Conoscere i propri diritti in materia
- Misure da intraprendere dopo un caso di molestia sessuale
Ecco alcuni esempi di comportamenti inappropriati sul luogo di lavoro e considerati molestia:
- Commenti derisori, insulti, epiteti o battute a sfondo sessuale
- toccamenti indesiderati, come sfregamenti sulla schiena, pacche sul sedere, pizzicotti o sfioramenti “accidentali” sul petto o su altre parti del corpo
- Proposte sessuali indesiderate
- Discussione di atti sessuali, anche racconti riferiti ad altri
- Un’offerta di lavoro o altri benefici in cambio di favori sessuali
- Una minaccia di ridurre le tue ore, i benefici, la paga, o danneggiare le tue condizioni di lavoro se non soddisfi una richiesta sessuale
- Perdita del lavoro, dei benefici o di altri impatti negativi dopo aver denunciato le molestie o un ambiente di lavoro ostile
- Qualcuno che mostra o ti “regala” oggetti, immagini, vignette o poster sessualmente suggestivi
- commenti grafici, parole sessualmente degradanti, messaggi o inviti sessualmente suggestivi o osceni
- Qualcuno che impedisce o blocca i tuoi movimenti fisicamente
Perché la formazione contro le molestie sessuali può essere efficace
La ricerca suggerisce che la formazione contro le molestie sessuali può essere un utile complemento ad altre misure contro le molestie sessuali, in particolare nel fornire istruzione e consapevolezza ai dipendenti.
1. Aumenta la conoscenza sulle tipologie di molestie sessuali: spesso, i dipendenti possono essere incerti su ciò che può essere considerato molestia sessuale. La formazione può essere utile in quanto fornisce alle persone il linguaggio e gli strumenti per affrontarla e aumenta la propensione a identificare i comportamenti sessualmente molesti, in particolare per gli uomini.
2. Aumenta le denunce e riduce la colpevolizzazione delle vittime: le prove indicano che il numero di denunce di molestie sessuali nelle aziende aumenta dopo la formazione, suggerendo che i denuncianti sono più disposti a farsi avanti. Questo non deve essere visto come un segno che la formazione non funziona, ma piuttosto che sta creando uno spazio più confortevole per i denuncianti per parlare senza la paura che possano essere giudicati negativamente.
3.Mobilita chi assiste alla violenza o discriminazione: funziona efficacemente attraverso gli effetti su chi ne è spettatore, aumentando le probabilità che intervenga in difesa della vittima.
4. Crea senso di sicurezza per i dipendenti: oltre ai benefici del contenuto della formazione stessa, offrire una formazione contro le molestie sessuali può anche avere l’effetto simbolico di segnalare ai dipendenti che lavorano in un ambiente in cui è sicuro farsi avanti, e che l’organizzazione non tollera le molestie.