Parliamo di vino, persone, imprese e bellezze del territorio.
Laura Donadoni crea il progetto The Italian Wine Girl nella sua versione originale in inglese www.theitalianwinegirl.com che nel breve tempo ha visto la sua naturale evoluzione anche in italiano. Sono riflessioni e spunti di lavoro legati al business del vino; sono confidenze, gioie e dolori, il diario di un’ambasciatrice appassionata del vino italiano e di quello che questo settore può generare.
Intervista esclusiva con James Suckling: how has he become one of the most influential wine critic in the world, what do Americans looks for in Italian wines?
La parola storytelling è diventata una sorta di mantra, abusata da parte di agenzie, social media, professionisti della comunicazione e quindi spesso banalizzata nel suo significato.
Un esercizio mentale che mi piace fare e che è necessario per chi, come me, di mestiere comunica, è quello di mettermi nei panni di chi ascolta. Chi di voi segue le mie vicende enologiche sui social media o sui miei canali di informazione probabilmente è rimasto un po’ confuso nei giorni scorsi per via di una diatriba tecnica condita di attacchi personali, gossip e cattiverie nei miei confronti.
Si avvicina la fine dell’anno e il famoso “tirare la riga”, il momento dei bilanci. Stanno già spopolando sui social i vari meme su come questo 2020 sia stato un disastro, con preludi di festeggiamenti smodati allo scattare della mezzanotte del 31 dicembre e scene ironiche di un anno che tutti definiscono, scusate la crudezza, di merda.
Siamo uscite allo scoperto, abbiamo denunciato i soprusi, ci siamo indignate, abbiamo avviato una conversazione etica sui social media, abbiamo puntato il dito contro chi ha abusato del proprio potere per discriminare, sono saltate le teste, abbiamo invocato il cambio di leadership, qualcuno ha addirittura restituito la spilla da sommelier.
Non e’ certo segreto che la pandemia abbia impennato il consumo di vino e bevande alcoliche negli Stati Uniti e che sempre più consumatori cerchino informazioni e suggerimenti d’acquisto online, ma dando un’occhiata ai dati sulle ricerche relative al vino più popolari sul web un dato ha attirato la mia attenzione: la domanda più cercata su google relativa al vino e’ “quante calorie contiene un bicchiere di vino”.
Quando il cursore lampeggia su una pagina completamente bianca e’ come quando senti il battito del tuo cuore sott’acqua. Sei in un’atmosfera ovattata, capisci di essere vivo, ma non sai bene che cosa fare, dove andare, non riesci a orientarti nello spazio e nel tempo. Ti devi adattare in un ambiente che non conosci.
Di domande ne abbiamo tante, oggi più che mai, alla vigilia della Fase 2, della lenta ripartenza del mondo, in particolare del nostro Paese ferito, dopo la violenza dell’emergenza Covid-19. Torneremo mai alla normalità? Che forma avrà la nuova normalità? Avremo di che vivere?
Ho dato il via quindi sul mio blog in inglese ad una mini serie di articoli dedicati alla riscoperta di regioni vinicole meno conosciute della nostra bella Italia, sognando la fine della quarantena e il momento in cui tutti potremo tornare ad apprezzare le meraviglie del nostro Paese.
corsa settimana ho pubblicato sul mio blog e sui miei canali social le proiezioni economiche per il 2020 per il comparto del vino negli Stati Uniti; inutile nascondersi dietro varie perifrasi: e’ una bella botta, con perdite di circa 6 miliardi di dollari. E sappiamo benissimo che altri settori sono nella stessa situazione, la recessione colpirà tutti, chi più, chi meno, ormai non possiamo evitarlo.
Ormai siamo a un mese esatto dal totale lockdown dell’intera nazione italiana. Per me che vivo a San Diego sono due settimane, ma anche prima che l’ondata Coronavirus arrivasse ufficialmente oltreoceano avevo deciso di auto isolarmi leggendo le drammatiche notizie italiane e, soprattutto, ascoltando i racconti della mia famiglia a Bergamo.
In queste giornate di pausa e riflessione mi ha sorpreso notare quante similitudini ci siano tra la pianta di vite e l’uomo. La vitis vinifera, la specie che produce uva adatta alla vinificazione, e’ una delle piante piu’ antiche, con una storia incredibile che attraversa i millenni e i secoli e si intreccia a quella dell’uomo prima in Mesopotamia, poi in Europa, nelle Americhe e in tutto il mondo.
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